martedì 7 giugno 2011

l'isola del tesoro


Seconda stella a destra, poi dritto fino al mattino.
Con questa indicazione si arriva agilmente all'isola che non c'e' ma, se si prosegue ancora un po', tenendo la sinistra ecco che ne compare un'altra di isola.
E li' sono stata cinque giorni, fuori dal mondo, immersa nel delirio collettivo di una vacanza con altre 13 persone.
Un piccolo universo dove finalmente, ho ritrovato il tesoro.
Mi mancava la sensazione di avere il baule d'oro e bronzi sempre a portata di mano,
sentire quanto sia rassicurante, accogliente e divertente.
Le battute, le risate, i giochi, le cazzate quando sono corali hanno un suono particolare,
tutto e' piu' saporito,
ognuno con il suo tocco speziato.
Un piatto che si gusta fino alle 4 di mattina e che non stanca mai, nonostante le facce del giorno dopo dicano il contrario.
E allora si dorme in spiaggia - o almeno ci si prova -,
si chiacchiera,
ci si confessa sperando che quello sdraiato sul telo mare vicino sia collassato davvero e non faccia finta.
E poi bagno freddo, si comincia di nuovo.. convinti che l'unione fa la forza.
Persi nelle strade attraversate da bianconigli, a cazzeggiare, cantare e molestare come se il tempo non passasse mai.
Infine, il viaggio, il braccio fuori dal finestrino e il gps in mano per ritornare verso la terra ferma. Dispiace lasciare l'isola ma, qualcosa dal baule l'ho preso e messo in valigia.
Allora basta un attimo,
guardi dentro e afferri quel pensiero che ti riporta in paradiso che,
se si cerca bene,
non e' vero che non c'e'.

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