domenica 21 novembre 2010

la donna pesce

... e dopo l'uomo albero, arrivo io!
L'altro ieri ho iniziato il corso di istruttore di nuoto, una full immersion di 15 ore - non solo in acqua, per fortuna. Anche perche' senno' diventavo la donna pesce... cotto - che dovro' frequentare anche i prossimi quattro week end.
Venerdi' abbiamo iniziato con la clase de enseñanza, ovvero come approcciarsi a tutti i tipi di clienti che si iscrivono in piscina. Le idee a riguardo erano confuse, e non solo le mie. L'ho capito soprattutto quando, dopo che il prof aveva illustrato le fasi di insegnamento: l'approccio all'acqua, la confianza, il galleggiamento, etc.. salta su un MisterEgoMaschioAlfa dicendo "si' pero' quand 'e' che scendiamo in campo noi?". A parte che uno che e' sceso in campo gia', ahime', ce l'abbiamo in Italia; comunque, il prof gli risponde "fin da subito". E lui, MEMA, insiste "no, nel senso, quand'e' che l'istruttore interviene?". "Niente, non ce la fa'" penso io. Quel poveraccio non capiva, e non voleva capire, che prima di diventare il preparatore atletico della Federicas Pellegrinis española, doveva passare dal via. Il professore, a quel punto gli spiega "il via", ovvero che i potenziali allievi di un istruttore sono 40% bambini, 40% vecchi - non ha detto proprio cosi' pero' il senso era quello - e la parte restante, adulti - intesi come persone fisiologicamente sviluppate e non ancora avvizzite -.
Bene, chiarito il target, e ucciso l'ego di MEMA, siamo andati a bomba sulle tecniche di insegnamento, che vi risparmio. Ma mi sento di non risparmiarmi/vi la cosa che piu' mi ha colpito: la richiesta di "creativita'" nell'inventare stratagemmi e diavolerie per spingere 'sti cristiani ad entrare in acqua, superare la paura, mettere la testa sotto,etc.. Tutte cose che io do' per scontato, ma che il signor mario(s) che non ha mai toccato l'acqua se non nella doccia di casa su, no. Quindi, per la fine del corso dovremo preparare delle tavole che illustrino, per ogni fase di insegnamento (vedi sopra), sei obiettivi e i relativi esercizi .. con tanto di disegno! ohhhhh evvai che iniziamo a far fruttare il corso di pittura!
Il giorno dopo, e' il mio di ego che viene distrutto. Anche se, poverino, in questi ultimi tempi e' praticamente attaccato ad un polmone d'acciaio. Anyway, ieri mattina alle 9 mi presento nella sede della Federacion de natacion de Madrid per 10 ore di corso cosi' suddivise : 4 ore di psicologia, 2 ore di nuoto e 4 ore di biopatologia. Lo psicologo parte spiegandoci le fasi evolutive dell'essere umano, la definizione di eta' infantile, adolescenza, eta' adulta e vecchiaia. Fermo restando che l'infanzia l'ho passata da un pezzo, mentre parlava mi sono venuti i dubbi sulla mia dipartita dall'eta' adolescenziale. Descrivendo la necessita' del confronto e scontro con gli altri in questo periodo della vita, del bisogno di essere primi, di distinguersi a prescindere da tutto e tutti, di affannarsi per trovare un posto nel mondo indipendentemente dal giudizio degli altri (in particolare dei genitori), mi stavo per buttare per terra a piangere. "Cazzo, ma sono io!!". Vabbe', dopo essermi data un tono e aver ridimensionato dicendomi "siamo tutti messi cosi', e' solo questione di consapevolezza", il prof va avanti approfondendo ogni tappa vitale.
E aridaie
che le mie certezze vacillano. Questa volta davanti al complesso di edipo: "il bambino pretende di essere al centro dell'attenzione dell'oggetto amato, l'unico e il solo motivo di vita di mamma, se maschio, di papa' se e' femmena. Se ne batte completamente del lavoro, della coppia, dello shopping e del calcetto. Questo tema nella vita si ripresenta. Non pensate che questo si esaurisca a 6 anni. Insomma, quanti di voi sono picchiati nel nervo se il vostro lui o lei sceglie deliberatamente di fare qualunque cose che non vi includa? Sicuramente spesso non lo notate, ma una vocina dentro di voi non lo accetta completamente". "'Mazza.. pure questa..", penso, "ci mancava la mitologia greca!" E quando un alunno interviene chiedendo con aria di indifferenza "ma non si puo' accelerare il processo per uscire da questa situazione?", ho pensato che siamo veramente tutti dei teneri bambinoni. E con l'immagine di una popolazione sul girello, vado a mangiare!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

:-) Se non fossimo, almeno in parte, in continua evoluzione e ridefinizione saremmo una tristezza...credo...
Cara Ari, un abbraccio dalla terra del sole, il mare e il vento (e basta, ahaha).
M.

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