lunedì 14 febbraio 2011

come diventare buoni...

e parafrasando Nick Hornby aggiungerei.. con se stessi. L'altro giorno parlavo con una mia carissima amica con cui mi diletto a filosofeggiare, psicanalizzare, imparanoiare.. insomma gran pajas mentales, come direbbe il mio fidanzato. E chi l'ha detto che la sega (mentale) sia distruttiva, in fondo l'esperienza - non diretta - mi fa pensare a qualcosa cmq di piacevole.
Quindi, spiegato il contesto.. posso lanciare il mio pensiero nell'etere. Non tutta ovviamente ma, buona parte della popolazione si ritiene solidale, aperta, buona (che bell'aggettivo) con il prossimo ma di contro lamenta poca solidarieta', apertura, bonta' da parte dell'altro. Allora a questo punto non mi torna il ragionamento, perche'... se tutti sono cosi' bbbuoni.. come e' possibile che non lo si percepisca? Bhe', a mio modesto parere, non siamo per niente dolci come lo zucchero. Quello che vedo e' un branco di stronzi impauriti e pieni di pretese verso il mondo. E perche'? Perche' non siamo buoni. Ok, questo l'ho gia' detto. Il fatto e' che non siamo buoni.. ma con noi stessi. Insomma se ognuno di noi pensasse onestamente, seriamente e responsabilmente alla propria felicita' credo che il mondo sarebbe migliore. Il cosidetto sano egoismo ridurrebbe le aspettative verso gli altri e indurrebbe a "dare" senza pretendere di "avere". Sempre questa mia amica mi ha confidato di essere convinta di tollerare di piu' i difetti degli altri che non i suoi; e di perdonarli piu' facilmente. Credo che dietro questa falsa bonta' ci sia semplicemte la voglia di essere approvati e assecondati. O magari la volonta'/illusione che se si comincia da fuori si possa arrivare a noi stessi. Quello che dico e' che non e' possibile , perche' se vale il concetto che gli altri sono uno specchio, se non amiamo noi stessi e' molto difficile amare qualcun altro e quindi perdonarlo. Parole d'ordine: sano egoismo, perdono e... un po' di relax.

0 commenti:

Posta un commento

fino al 24 novembre: 9.393 visitatori

25,241