giovedì 12 maggio 2011

giorni da ricordare

E ieri posso dire di aver fatto il primo colloquio.

ANTEFATTO
Martedi' sera mi chiama un giovinotto dal tono distinto e cordiale, chiedendomi se stavo lavorando e, se no, se volevo andare a fare una entrevista per collaborare nel loro centro Reebook Club di Pozuelo.
Ora, per chi non sta a Madrid, queste tre parole sono prive di qualunque significato semantico, per cosi' dire. Chi invece vive qui, sa che Pozuelo e' una della zone piu' pije - snob, in - della citta'.
La Milano Due, la San Felicino, il Truman Show della situazione.
Reebook club e' invece, come chiunque - e non solo un madrileño - puo' immaginare, un centro polideportivo. Pure lui decisamente up market.

PRIMA DEL COLLOQUIO
Fisso la cita - appuntamento - e ieri mattina mi avventuro con il metro ligero - meglio conosciuto dalle nostre parti come tram - nella ridente localita' suddetta. Gia' durante il tragitto mi rendo conto di dove devo andare quando nel sedile davanti a me noto una Luis Vuitton sorretta da un polso con Cartier annesso.
Il tram, devo dire, di ultimissima generazione, super silenzioso, aria condizionata - ça va sans dire - e con sedute imbottite come la prima classe dell'Eurostar.
Dopo circa 20 minuti arrivo e mi ritrovo alla parada nel deserto. Attorno a me, il nulla cosmico, solo campi, autostrada e i vigili del fuoco.
Bella M.. penso.
Mi volto e scorgo in lontananza un complesso abitato. Praticamente il villaggio dei puffi: case a schiera gigantesche e villazze stile Beverly Hills tanto che, per un attimo, ho temuto di incrociare gli inquietanti gemelli Walsh insieme a Gargamella.
Cammina cammina, mi si palesa davanti una struttura enorme tutta in legno - anticipata da un ponte sempre de madera - che scopro poi essere il ristorante della palestra (termine altresi' riduttivo).
Mentre ammiro i campi da tennis e aiuole irrigati da volenterosi sudamericani, richiama la mia attenzione un tizio - sempre del Sud America - chiuso in una guardiola: il portiere, vigile di un ingresso con tanto di sbarre tipo Mondadori (e per chi non conosce il palazzo di vetro, tipo qualunque tribunale o sede della Guardia di Finanza).
Mi dice che il giovinotto mi aspetta dentro e che mi avrebbe fatto passare lui.
Grazie, dico.

IL COLLOQUIO
Dopo aver raggiunto la reception, faccio anticamera cinque minuti fino a quando il giovin signore arriva. Un ragazzotto di circa 25 anni, di bell'aspetto, con fisico da nuotatore e dal sorriso cordiale ma velatamente falso.
Mi spiega che stan cercando un istruttore di nuoto per un corso di sei settimane rivolto a bambini di 4-6 anni che non sanno nuotare, che vogliono una persona che stia in acqua con loro, che li aiuti a superare la paura, che li coccoli.. in pratica una baby sitter col costume - fornito da loro naturalmente, perche' l'immagine e' importante -.
La paga non e' male, per lavorare due ore al giorno due volte a settinana.
Gli racconto un paio di cose su di me, lo invito a leggere il mio blog - scherzooo - e ci congediamo con un Ci sentiamo domani.

DOMANI - cioe' OGGI -
E niente sto aspettando che mi chiama per dirmi o si, o no.
In ogni caso, sara' un successo.
Del resto la gita fuori porta a Pozuelo non l'avrei mai fatta senza questa occasione.
Della serie #bicchieremezzopieno.

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