lunedì 9 maggio 2011

I have a dream


e ancora una volta si e' compie il sogno americano.
Ieri sera ho visto il film di Muccino "La ricerca della felicita'" ed esagerazioni a parte, mi e' piaciuto .
L'incipit del post e' per chi ha gia' visto il film, o per chi non l'ha visto e non gliene frega niente di vederlo e sapere il finale.
Il seguito e' per tutti.

INCIPIT

In buona sostanza questo capolavoro di hollywood sentenzia "se veramente vali e vuoi qualcosa, quel qualcosa lo ottieni. Non permettere a nessuno di dirti il contrario."
Nella pratica, il protagonista e' travolto da uno tsunami di sfighe che farebbe perdere la pazienza pure a Gandhi, ma lui, Chris, va avanti per la sua strada - serafico - passando sopra al fatto che la moglie lo pianta, che se ne va a New York - e loro vivono a San Francisco -, che gli smolla il figlio di cinque anni, che viene licenziato, derubato, arrestato, buttato fuori di casa e vessato allo stage che frequenta alla veneranda eta' di 40 e passa anni - o almeno cosi' sembra dai capelli bianchicci, e non penso siano colpi di sole -.
Insomma un antieroe postmoderno. Fermo restando che parliamo di Willy Smith, che sulla presenza fisica non ha da invidiare niente a nessuno.
Alla fine il nostro eroe metropolitano ce la fa e, grazie alla sua intelligenza, determinazione, costanza e fiducia in se stesso, sfonda.
E sfonda alla grande dato che diventa millionario.
Ps: tra l'altro non ho ben capito se il film sia tratto da una storia vera, devo indagare.

IL SEGUITO

Lungi da me dal paragonarmi al povero Chris.
A parte il fatto che mi derubano una volta si e l'altra pure, la nostre quotidianita' non hanno molto in comune.
Pero' il momento che sto vivendo mi ricorda parecchio la sua voglia di essere felice, appunto.
Il suo desiderio di emergere, di ottenere qualcosa di buono dalla vita, anche di materiale.
Perche' alla fine questo film parla di ambizione. Di riscatto.
Del resto e' vero che il protagonista si occupa del figlio come una mamma chioccia, pero' quello che insegue e' l'affermazione sociale.
E diciamo che, ora come ora, una iniezione di stima all'americana era quello che ci voleva.
Il mio cosiddetto anno sabbatico sta per finire e sto facendo di tutto per portare avanti i progetti in cui credo, che mi fanno felice. Ma e' dura senza avere dei riscontri immediati - per lo meno per me, che ignoro la tanto ambita Pazienza, quella con la P maiuscola -.
E allora tampino piscine e scuole con i miei cv, mi dedico al blog e alla sua promozione sui social network, scrivo racconti - tra l'altro vi anticipo che sto per aprire un altro blog con wordpress di foto e racconti - e partecipo ai concorsi.
Mi sono anche proposta ad una agenzia che si occupa di gestire marketing e comunicazione di imprese social-oriented, ho fatto la preiscrizione al master in ricerche sociali e di mercato e alla escuela di idioma - per perfezionare lo spagnolo.
Quello che dico e', sto seminando .. arrivera' anche per me il momento del raccolto no? In fondo le mie aspettative sono ridotte, a me basta un sueño españolo non necessariamente uno a stelle e strisce. Uffa.

0 commenti:

Posta un commento

fino al 24 novembre: 9.393 visitatori

25,316