lunedì 1 agosto 2011

Shock dolomitico




E rieccomi stabile, e labile, a Madrid.
Ma vi aggiorno un attimo.
Sabato, siamo tornati dalla Danimarca, a cui dedicheró ben piú di un post (anche se sulla gente del nord, ci sarebbe da scrivere un libro).
Ma prima ancora, tra Lisbona e Copenhagen, siamo tornati dalle Dolomiti.
Piú precisamente siamo stati a Selva di Val Gardena, per passare qualche giorno con i miei e godere del fresco. Che in realtá, dopo il primo giorno, si é trasformato in freddo: sei gradi e parecchia pioggia.





In ogni caso, qualche passeggiata siamo riusciti a farla.
La prima, al mitico rifugio Puez che, per chi non conosce la zona, non vuol dir nulla ma, per gli amanti del trekking... molto. Una scarpinata di sette ore che ti porta in una vallata lunare, dove un tempo montagne di 2000 metri erano fondali marini. E dove, anche in estate, trovi la neve.






La seconda missione invece, l'abbiamo dedicata alla scalata del Sasso Lungo che, come potete immaginare dal nome, non é proprio una collinetta.
E stavolta, sette ore di fatica per ... mezzo minuto di soddisfazione.

Sí, perché arrivati in vetta, abbiamo approfittato dell'ultima funivia in discesa (che mica sono Messner). Neanche il tempo di mettersi insieme ed eravamo giá giu.


Per il resto, gran bici, canederli, fette di speck, grappa e chiacchierate in famiglia, in un contesto che sembrava piú invernale che estivo. Un giorno ha pure nevicato.
Ma ció ha solleticato l'idea di andarci a Dicembre.
Perché dopo anni di pellegrinaggi estivi (un'infanzia intera e parte dell'adolescenza)
ora, anche che basta con i prati verdi.. voglio la neve!!! E, soprattutto... SCIARE.
A ver lo que pasa, che qua ... saddalavorá!

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