
Questo l'intercalare piú frequente - escludendo le numerose volgaritá - utilizzato ieri al Parque Aventura Amazonia - Aventuras entre los Arboles, nei pressi di Madrid.
Come siamo finiti a fare Tarzan nella Sierra?
Avete presente gli Smart box, Plan B, Vivi la vida della situazione?
Ecco, per il compleanno di Alberto una coppia di amici gliene ha regalato uno. Tema: avventura.
E, tra tutti i modi per rischiare la vita, quello tra gli alberi ci é sembrato il piú divertente, comodo da raggiungere e adatto a entrambi.
Una volta arrivati all'ingresso, firmiamo una dichiarazione (che abbiamo preferito non leggere), ci imbraghiamo e seguiamo un piccolo corso su come usare moschettoni, carrucola e corde varie.
Devo dire che mi aspettavo una struttura organizzata, ma non cosí tanto!
Cinque circuti in ordine di difficoltá - dal KIDS fino all'Xtrem - fatti di ponti tibetani - fissi o mobili, in salita o in discesa, con trabocchetti o anche no -, reti verticali, orizzontali, oblique, altalene volanti, tronchi sospesi, liane, fili di ferro, pareti di arrampicata, scalette.. insomma decine e decine di "giochi" ad almeno 8 metri dal suolo ( fino ai 25 mt nell'ESTREMO).
Il principio é che di volta in volta l'altezza aumenta, cosí come il livello di difficoltá.
Dopo aver fatto le prove con l'istruttore ci consigliano di partire dal livello 3: JUNGLE.
E ho detto tutto.
Il primo impatto é impressionante: l'altezza, la paura del vuoto e di cadere condizionano i movimenti . Poi peró, una volta dominato il cervello e assimilata l'adrenalina, diventa divertente. Ci appassioniamo e, tra un tremore e l'altro, finita la GIUNGLA iniziamo l'AVVENTURA... stavolta a 15 metri.
Grazie al cielo, ogni 5/6 esercizi c'é una scaletta per scendere, perché a metá ADVENTURE mollo il colpo. Rifare il ponte di fili di ferro - due paralleli - camminando in equilibrio per almeno 10 metri mi atterrisce.
Cosí scendo, abbandono fidanzato e amico per un circuito piú basso - in tutti i sensi -.
Loro continuano e arrivano al quinto circuito, dove si crea una vera e propria solidarietá tra i partecipanti. La paura unisce, in alcuni casi.
A 25 mt da terra la mente si ribella: uno si incastra e rimane appeso nel vuoto.
Lo vanno a recuperare. Poverino.
La paura fa novanta e rende anche piú imbecilli, tanto che a un certo punto, due iniziano i litigare sulla piattaforma (quelle tra un juego e l'altro). Anche qui intervengono i guardiaparco che, dal basso questa volta, riportano la calma.
Ma screzzi e strizze a parte, é stata un'esperienza bellissima: il contatto con la natura, il poter superare i propri limiti e blocchi irrazionali aumentano l'autostima e la sicurezza nelle proprie capacitá, oltre a portarti in uno stato di esaltazione.
Purtroppo non avevo la macchina fotografica, ma ho scaricato alcune foto da internet nel caso un giorno vogliate dire anche voi .. peeeró...






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